SEI TU CHE RICORDI TE STESSO O È LA TUA MEMORIA CHE RICORDA TE?

Da bravo ricercatore sono costretto, andando anche contro il buon senso comune, a farmi questa domanda. Perché vedi, può sembrare solo un gioco di parole ma se poi non lo fosse? Se fosse il gioco della vita? Se le regole del gioco fossero tutte scritte in questa domanda?

Come posso, arrivato a questo punto, far finta di nulla e ignorare la domanda? Fosse anche solo per buona educazione, sono costretto a cercare la risposta.

Ma come cercare? Da dove partire? Ci sono cose troppo complesse per me per poterle verificare. Bene, allora è deciso! Inizierò con il verificare ciò che per me è semplice. Forse andando avanti nella verifica, anche quello che ora sembra complicato si rivelerà comprensibile.

Un passo alla volta. La verità è che sono fatto per fare un passo alla volta. Hai mai provato a fare 2 passi insieme? È impossibile. Quando sollevi un piede per fare il passo, l’altro deve rimanere ben saldo a terra, altrimenti rompi l’equilibrio e finisci a culo sul pavimento. Quindi non mi resta che seguire questa straordinaria indicazione naturale: per indagare realmente devo verificare un pezzetto per volta e, per verificarlo, lo devo mettere in relazione con ciò che ho già verificato in precedenza.

Semplice no?! No, non è semplice. Forse quando avrai già iniziato a verificare un po’ di cose, quando sentirai di avere un bel po’ di certezze, diventerà semplice e il tuo camminare potrà trasformarsi in correre. Ma all’inizio, quando devi fare la prima verifica in assoluto? No, non è semplice perché non hai nulla di certo con cui fare il confronto.

Come trovare qualcosa di vero senza poter confrontare nulla? È impossibile! Se prendi come misura una cosa falsa, inizierai a credere vere tutte le cose false.

“No! Non fare come fanno quei cadaveri ambulanti, andiamo! […] Quello che senti è illuminazione prematura! È il momento più importante della tua vita e tu lo perdi perché sei altrove!”

Ti ricordi la domanda? La domanda è sempre la stessa: ci sei?

L’unica cosa importante ora è questo momento. Perché è l’unica cosa che puoi realmente verificare. Tu puoi essere testimone solo del momento in cui sei. Tutto il resto non conta.

Ci sono leggi che governano questo momento e ora a te interessano solo queste leggi, non altre. Perché tu sei qui ora. Esistono altre dimensioni di leggi? Probabilmente sì. Ma provare a indagarle dalla nostra posizione è masturbazione mentale. Tutto ciò che è lontano, se è molto grande, ci sembra bidimensionale, se è molto piccolo, unidimensionale. Solo ciò che è alla distanza giusta per noi è tridimensionale.

Ma una cosa è realmente tridimensionale? No, come minimo ha una quarta dimensione perché un oggetto tridimensionale vive nel tempo.

Ti ho già perso?! Colpa mia. Mi fermo, non vado avanti perché ora evidentemente è inutile.

Torniamo al punto di partenza. Qual è il punto di partenza? Vediamo. Potrebbe essere il sole? Il sole posso vederlo, posso sentirlo sulla mia pelle ma non posso annusarlo, non posso ascoltarlo, non posso assaggiarlo. Troppo complicato.

Allora una bruschetta al pomodoro? Bona la bruschetta al pomodoro (pomodori grandi non pachino, grazie!). La bruschetta la posso vedere, la posso toccare, la posso annusare, la posso gustare e posso anche sentire il rumore che fa quando la mordo. Quindi la bruschetta è la prima cosa reale che ho incontrato nella mia vita? Mmm mi sa un po’ di cazzata. Eppure sembra così vera!

Aspetta, forse ho trovato qualcosa. Dove si produce l’immagine? Dove si producono il sapore e l’odore? Dove si produce il suono e dove il sentimento?

Cazzo! Succede tutto dentro di me! Succede solo se ci sono! Come faccio a saperlo? Perché quando sono raffreddato, il sapore per me non esiste più. Quando chiudo gli occhi, per me l’immagine della bruschetta non esiste più.

Quando dormo, non esiste niente!

Ma anche con gli occhi chiusi puoi vedere una bruschetta! Anche senza metterla in bocca puoi sentire il sapore, a tal punto da farti venire l’acquolina in bocca.

Anche se ho dormito, mi guardo allo specchio al mattino e ritrovo la stessa brutta faccia!

E allora dove sta questa benedetta bruschetta o questa maledetta faccia? Sta nella mia memoria. È un codice di informazione.

Qual è la prima cosa reale che puoi verificare? Puoi verificare che hai delle memorie. Vero o no? Tu hai la capacità di ricordare. Vero o no? Se non avessi la capacità di ricordare non potresti verificare nulla. Perché per verificare hai bisogno di ricordare qual è il parametro di verifica che hai scelto.

Quando ti guardi allo specchio sai che il tuo corpo è tuo perché ti ricordi del corpo di ieri. E il tuo corpo è uguale a quello di ieri perché si ricorda com’era.

Quindi la cosa certamente reale per noi è che esistono le memorie.

Io esisto? Ancora non lo so ma so per certo che esistono le mie memorie.

Ora abbiamo un nuovo dilemma. Le mie memorie parlano di qualcosa di reale o di inventato?

Quand’è che una cosa è reale per me? Quando io sono il Re. Quando posso dare ordini, quando ciò che dico è legge.

Se vuoi una cosa e il tuo agire non la produce, significa che non sai ordinare le cose e che ciò che dici non ha valore. Significa che non sei Re.

Una cosa è reale quando è bene-detta e quindi è in accordo con le leggi che governano questo momento.

Quindi per te è reale solo ciò che sai mettere in ordine, solo ciò che produce il risultato voluto perché in accordo con le leggi che ti governano.

Puoi estrarre la spada dalla roccia ora è tagliare di netto il tuo mondo in due: da una parte ci sono tutte le memorie che ti permettono di governare, di essere il padrone di te stesso; dall’altra ci sono tutte le memorie che ti limitano, che ti tengono segregato nella prigione del palazzo.

Tu sei già nel palazzo ma al momento sul trono c’è un usurpatore! Le tue memorie hanno il comando e tu sei ridotto pelle e ossa.

Tu sei un Re ed è tuo diritto stare sul trono per portare pace e armonia.

Se potessi scegliere quali pensieri avere, sceglieresti pensieri brutti e depressivi o pensieri belli ed entusiasmanti?! Sicuramente sceglieresti sempre pensieri belli ed entusiasmanti.

E allora vuol dire che ora non sei tu in controllo, perché la metà del tuo tempo la passi con i pensieri cattivi.

Non sei tu a decidere. Non sei tu a ricordare te stesso. Sono le tue memorie che ricordano te ripetendoti in continuazione, giorno dopo giorno, finché morte non ci separi.

Tu sei un Re e hai il diritto di governare. Ma ogni diritto nasce da un dovere.

Il tuo dovere è affrontare l’usurpatore se vuoi riavere il trono. Ma come fai? Sei pelle e ossa. Una memoria ti soffia leggera nell’orecchio e tu sei già perso, il tuo cuore è già partito per chissà dove. È un nemico difficile da affrontare perché tu hai una sola chance per vincere: rimanere nel presente. Il tuo nemico, mago delle arti oscure, può proiettarti sia nel passato che nel futuro e ha mille memorie-incantesimo a disposizione da lanciarti contro.

Tu, mago della luce, sei sempre un po’ sfigatello, diciamocelo. Non fai nulla di veramente fico, tranne una cosa. È sempre così no?! Una pippa tutto il tempo, il male strafico sembra sempre impossibile da battere. Sembra sempre mille volte più facile arrendersi e passare al lato oscuro. Ma poi, alla fine, l’unica minchiatina che ti ha insegnato il maestro, si dimostra la più assurda delle più assurde di tutte le magie!

È difficile combattere non perché il nemico è realmente più forte di te ma perché è difficile, per te, avere fiducia nella tua unica reale possibilità: essere presente ora!

Lo so che è difficile, sono anni che combatto ogni giorno. Ci sono dei momenti che sembra di aver vinto ma poi una nuova trappola mi blocca la strada verso la stanza reale.

E le trappole sono le mie memorie, che puntualmente provano a portarmi via. A farmi dimenticare che sono un Re e che la mia vita ha senso solo se raggiungo la stanza reale da cui poter riportare l’ordine nel mio regno.

Quanto guadagno? Quanto sono considerato intelligente? Quanto sono considerato fico? Sono cose senza valore se poi io non ci sono.

“Che imbarazzo, una casa piena di condimenti e niente cibo”

Sono io il Re e devo cacciare l’usurpatore. Solo così svaniranno tutti gli incantesimi.

Ma quello che ho compreso in questi anni è che, nello stato di denutrizione in cui siamo, non siamo in grado di scacciare neanche una mosca.

Se voglio combattere e vincere devo prima prepararmi. Devo imparare a nutrirmi. Con cosa devo nutrirmi per diventare forte come un Dio? Devo imparare a nutrirmi solo di ciò che è reale. Ogni volta che ricado nell’immaginazione il mio io inizia a deperirsi e l’energia accumulata si disperde velocemente.

Devi ridefinire tutto. Non devi dare nulla per scontato. Finché non sai esattamente cos’è il giorno e cos’è la notte non saprai mai quando devi essere sveglio e quando devi dormire.

Il ricordo di te ti trasforma in un essere superiore che, un giorno, avrà la forza di cacciare l’usurpatore e sedere sul trono.

SE NON CONOSCI IL BILANCIO DELLA TUA VITA SIGNIFICA CHE NON TI RICORDI DI TE

Se non ti ricordi di te, significa che sono le tue memorie a controllarti. Ti muovi solo per abitudine. Fai sempre le stesse cose e i risultati che ottieni non potranno mai cambiare.

Per ricordarti di te devi mettere in ordine le tue memorie. Devi tenere il bilancio di come ti senti, di ciò che fai, del perché lo fai e di quali risultati ottieni.

Lo stato patrimoniale è il tuo stato di salute. Ti indica come stai. È come se ti fai le analisi del sangue. Se non conosci il tuo stato di salute non puoi sapere se ciò che fai ti fa stare bene oppure ti ammala.

Lo stato patrimoniale è la prima coordinata. Ma per conoscere veramente la tua posizione oggi, devi avere a disposizione 3 coordinate. Solo 3 coordinate possono darti una posizione precisa nello spazio.

La seconda coordinata è il conto economico. Se lo stato patrimoniale ti dà una prima diagnosi della tua salute economica generale, il conto economico è la prognosi. Questo strumento ti permette di creare un modello di business. Cos’è un modello di business? È l’indicazione di cosa provare a fare. Ti indica quali cambiamenti provare a mettere in atto per tornare in salute e, piano piano, arrivare a essere veramente in forma.

Ma sono ancora 2 coordinate solamente. Se non inserisci la terza, non puoi ancora sapere dove ti trovi esattamente. Perché la terza coordinata ti indica il risultato reale che stai ottenendo mettendo in pratica il tuo modello di business. Questa coordinata è il rendiconto finanziario. Questo ultimo strumento ti mostra cosa realmente accade al tuo patrimonio nel momento in cui hai messo in atto un modello di business seguendo il conto economico che hai pianificato.

Cos’è esattamente il rendiconto finanziario? Ne parleremo nel prossimo webinar.

Ma, se mi hai seguito fin qui, forse ti sei accorto che 3 coordinate bastano per dare una posizione nello spazio ma non sono sufficienti a farti comprendere qual è la tua reale posizione in questo momento rispetto alla tua vita.

Sì, manca ancora una coordinata: la quarta. La quarta coordinata è il tempo. Questa coordinata ti indica la tua posizione rispetto alla meta che vuoi raggiungere. E qual è questa coordinata?

È la visione! Qual è la tua visione. Cosa vuoi costruire? In cosa vuoi investire la tua vita? La tua visione determina ciò che puoi fare. Se la tua visione è ridotta, fuori fuoco e superficiale, automaticamente non ti muoverai di un centimetro neanche in 100 anni. Ma se la tua visione diventa ampia, chiara e profonda puoi cominciare a comprendere cosa serve per realizzarla.

SE VEDI LE COSE PER QUELLO CHE SONO, FARE CIÒ CHE È NECESSARIO NON RICHIEDE NESSUNO SFORZO

La tua più grande realizzazione nella vita è realizzare che sei qui. È realizzare che hai una mente e un corpo straordinari che sono strumenti altamente tecnologici che puoi utilizzare per produrre qualunque vita vuoi.

La tua più grande realizzazione nella vita è realizzare che questa tecnologia di cui disponi oggi non sai come usarla perché ti hanno sempre detto che non dovevi fare nulla per imparare. Ti hanno detto che già la sai usare al meglio e che se i risultati non arrivano la colpa è di qualche cattivone che ti vuole male.

E così ti svegli gioioso e pronto e poi apri la finestra e piove di brutto. E la tua giornata è rovinata perché chiaramente il meteo ce l’ha proprio con te!

È solo questo che devi realizzare.

La più grande realizzazione è realizzare come funzioni, perché una volta che sai come funzioni puoi fare di te stesso qualunque cosa vuoi. E ti basta iniziare ora a studiare. Quello che è passato è passato. Quello che deve venire in futuro non esiste. Esiste solo il presente e tu lo puoi investire ora per decidere chi vuoi essere in questo preciso momento.

Sei pronto a deciderlo?

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