COME SPAZZARE LA MENTE E TENERLA PULITA

Nell’ultimo secolo la nostra capacità inventiva e produttiva è schizzata alle stelle rispetto alle epoche precedenti. In pochi anni abbiamo stravolto completamente la vita sul nostro pianeta e siamo anche riusciti a spostarci su altri pianeti.

Avendo aumentato tantissimo la nostra capacità produttiva, abbiamo anche aumentato tantissimo la nostra capacità di consumo. E, di conseguenza, oggi siamo sommersi dai rifiuti.

I rifiuti sono diventati il nostro problema principale. Qualche anno fa hanno iniziato a distruggere il pianeta e ora stanno iniziando a distruggere le nostre città. Proprio per questo siamo ora più sensibili al problema e abbiamo iniziato a fare la raccolta differenziata dei rifiuti in modo da poterli riciclare.

Ma non basta! Sono comunque troppi e quello che va capito è che l’unica soluzione è ridurre il consumo e quindi la produzione, se si vuole ridurre realmente l’impatto dei rifiuti sulla nostra vita.

Molti studi stanno confermando che il corona virus è stato particolarmente contagioso e violento in quei luoghi dove l’inquinamento è molto alto. C’è da stupirsi? Non tanto. Forse puoi scoprire che le particelle metalliche in sospensione nell’aria sono un ottimo veicolo per far spostare il virus di km. Questo forse senza uno studio ben finanziato non lo avresti visto. Ma che il sistema immunitario di chi vive in zone molto inquinate sia compromesso non richiede nessuna ricerca, basta semplicemente essere presenti a se stessi. Un virus, per entrare, deve trovare qualcuno che gli apre la porta. Il sistema immunitario è un ottimo guardiano e lascia entrare solo ciò che è utile. Ma se lo tratti male, se lo denutrisci, se lo tratti come se non avesse nessuna capacità, prima o poi ci crede anche lui e diventa un ubriacone che non riconosce più le facce di chi entra e esce in continuazione.

Quello che va capito è che bisogna aumentare l’efficienza con cui utilizziamo ciò che abbiamo. Bisogna aumentare il valore di ciò che facciamo.

Una volta i rifiuti erano pochissimi ed erano praticamente solo rifiuti organici, quindi venivano buttati direttamente per terra perché la terra non aveva difficoltà a riprenderseli. Ma oggi la maggior parte dei rifiuti è composta da sostanze che abbiamo tirato fuori dalle profondità della terra e quindi la superficie della terra non è attrezzata per riprendersele velocemente. Lo sforzo è talmente grande che la terra sta implodendo su se stessa e la vita sta degenerando e sparendo.

Puoi credere che avere un secchio in casa sia la soluzione per avere una casa pulita. Ed è sicuramente molto igienico avere un secchio in casa ma, se è sempre pieno e chiunque ti viene a trovare continua a buttarci dentro roba, presto ti troverai a vivere nell’immondizia. E penserai che la vita è un rifiuto maleodorante che fa venire la nausea. E come si combatte la nausea? Cercando di dormire e sperando che quando ti sveglierai sarà passata. Ma la puzza rimane, ti entra dentro anche mentre dormi e la nausea aumenta. Fai brutti sogni e quando ti svegli un attimo vedi che ci sono ancora più rifiuti di quando sei andato a dormire. E allora cosa fai? Torni a dormire!

Tu sei il padrone della casa, perché ti fai governare dai rifiuti?

Che cosa sono in realtà i pensieri? Solo informazioni che hai raccolto e riciclato. Prova a pensare a qualcosa di diverso da ciò che la tua mente ha accumulato. Ci riesci? No, perché la mente non fa altro che riciclare vecchi dati.

La mente è, in primis, un secchio e il tuo problema con lei è che questo secchio lo tieni sempre aperto e chiunque passa ci butta qualcosa dentro.

La tua mente, come tutte le tue funzioni, è divisa in 3 parti fondamentali.

  1. la parte reattiva: è il secchio, è la parte cumulativa della mente. In modo automatico accumula qualsiasi cosa gli viene ficcata dentro
  2. la parte identificata: quella che è capace di discernere tra un oggetto e l’altro, di raggruppare gli oggetti per differenze
  3. la parte consapevole: che ha la capacità di selezionare e ordinare la realtà

Tu non sei la tua mente. La tua mente è uno strumento in mano tua. Ma per poterlo utilizzare devi far funzionare tutte e 3 queste parti.

Normalmente funziona solo la prima e la mente si riduce a un secchio pieno di rifiuti.

E così passi dal vivere pensando a pensare la vita. Quello che devi decidere è: vuoi essere un essere pensante o un essere vivente? Al momento gran parte del tempo tu pensi alla vita ma non la vivi. Il tuo processo mentale è una realtà piccolissima rispetto al processo della vita ma è diventato troppo importante: il tuo pensiero è diventato più importante della tua vita.

“Ciò che possiedi, alla fine ti possiede”

“Ma no, non è vero. Io sono uno che non pensa tanto alle cose. Me lo dicono tutti!”

No, tu sei uno che pensa sempre perché la tua mente è incontrollata. Prova a fermare i pensieri e poi dimmi se non pensi sempre.

Tu NON sei abituato a usare la tua mente correttamente, questo sì. Infatti, quando la mente funziona correttamente i pensieri che l’attraversano sono pochissimi.

Puoi non credermi ma nella mia vita ho pensato tantissimo e ho visto con i miei occhi quanto il processo mentale che abbiamo appreso sia completamente sbagliato.

La tua mente è attraversata costantemente da un flusso di pensieri. Anche quando dormi: sogni. Sono talmente tanti i rifiuti che hai accumulato che non si sa più dove metterli. C’è un via vai infinito. E questo ti porta al collasso.

Provi a fermare i pensieri ma ti è chiaro che è impossibile. Se c’è una cosa che proprio non ti piace e vuoi toglierti dalla testa, ecco che in un attimo è l’unica cosa che hai in testa! Allora provi a guardare un film comico, ti distrai e ti senti meglio. Ma in realtà stai solo infilando altri rifiuti e, non appena il film è finito, quel pensiero ti riassale con più forza di prima. E le tue energie si esauriscono e ti ritrovi a dormire per non pensare. Ma i tuoi sogni ti raggiungono pure là. E la tua vita si trasforma in un sonno profondo in cui si alternano sogni e incubi.

Sì, la vita così è un dramma. Ma è solo perché hai infilato la testa nel secchio della spazzatura. C’è un mondo fantastico là fuori ma tu lo hai messo in attesa perché navighi nell’immondizia.

Ti identifichi con i tuoi pensieri ma i tuoi pensieri sono un granello di polvere rispetto a te. Quando ti identifichi con ciò che non sei, la tua mente diventa un treno lanciato che non puoi fermare. Non ci sono i freni nella mente, solo acceleratori.

L’unica cosa che puoi e devi fare, se lo vuoi, è disidentificarti. Smettere di credere di essere qualsiasi cosa ti capita (il tuo lavoro, la marca di vestiti che indossi, il telefono che usi, il tuo conto in banca, il tuo titolo di studio, la tua religione, le tue idee, la tua nazionalità, il tuo colore della pelle, il tuo colore politico, la tua relazione sentimentale, il meteo, il traffico, il computer rotto, il film che si vede male …).

Se prendi una distanza e ti distacchi dalla tua mente, vedrai che la tua mente si farà sgombra e vuota. Quando vorrai utilizzarla sarà pronta per l’uso altrimenti rimarrà semplicemente vuota, priva di ogni disordine psicologico. Questo è lo stato naturale della mente ma in questo momento ti identifichi con un gran numero di etichette e allo stesso tempo cerchi di fermare la mente. Non puoi farlo perché la mente semplicemente non funziona così.

Siedi da solo per un’ora. No telefono, no Tv, no musica, no alcool (meglio specificare), no distrazioni. Già sei pieno dentro meglio non incasinarci ancora di più aggiungendone altre da fuori. Punta la sveglia e chiudi gli occhi e rilassati portando l’attenzione sul tuo respiro (seduto non sdraiato, che altrimenti dopo 3 minuti ronfi). Osserva quali pensieri ti vengono a trovare e ti dominano.

Se ti trovi a pensare in modo ricorrente a persone o cose, vuol dire che ti identifichi essenzialmente con il tuo corpo. Se i tuoi pensieri invece ruotano attorno a ciò che vorresti fare della tua vita, allora ti stai identificando con la tua mente.

Questo esercizio non serve per esprimere un giudizio su te stesso. Il giudizio è solo l’ennesimo errore che ci portiamo dietro dal non saper usare correttamente la nostra mente logica. Questo esercizio è solo un modo per sapere dove ti trovi, in quale fase della tua vita sei. Su quale gradino della scala sei realmente, indipendentemente dal ruolo sociale che hai. Non è meglio o peggio essere identificati nella mente o nel corpo. Semplicemente sono diverse le pratiche che dovrai adottare se vuoi smettere l’identificazione.

Quando avrai visto chiaramente sarai arrivato davanti alla seconda stanza e il guardiano di porta ti chiederà: chi sei tu?

E se sarai pronto risponderai: sono colui che ascolta il respiro. Colui che con risolutezza lascia andare le memorie attive. Ora tutto mi vede e tutto mi osserva.

Sono colui che ha preso una distanza e si è distaccato. Sono colui che è e non colui che ha. Sono colui che tiene pulito e sa quando è il momento di spazzare.

Sono colui che sa quali strumenti utilizzare nelle varie fasi del processo per realizzare ciò che voglio.

Fino a che non sai usare gli strumenti che hai. Fino a che neanche hai ben chiaro quali strumenti possiedi. Fino a che ti confondi e credi di essere questi strumenti e, di conseguenza, non puoi neanche provare a usarli. Fino a che non sai far dialogare realmente la tua mente con il tuo corpo. Fino a che non sai tradurre il tuo pensiero in azione efficace, cioè in un’azione che porta il risultato esatto che avevi dichiarato, allora non puoi comprendere cosa significa “devi sbrigarti andando piano”.

I 3 strumenti di posizione sono stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario. Lo strumento di direzione è la visione. Ma se non sai come farli dialogare fra loro, diventano vuoti e inutili.

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