FONDAMENTI DI INGEGNERIA INTERIORE

Nasciamo in una determinata dimensione. A un determinato livello. Ma esistono tanti livelli, tutti lo abbiamo sperimentato nel tempo che abbiamo trascorso qui. A volte ci sentiamo più in alto, a volte più in basso.

Sperimentiamo i livelli della nostra energia e le capacità che si attivano o disattivano in base allo stato energetico del momento.

Più ci sentiamo capaci, più ci sentiamo liberi. Più ci sentiamo liberi, più allarghiamo i confini dei nostri limiti superandoli.

La ricerca della libertà è una spinta interiore innata. Non dipende da una particolare mappa genetica, non dipende dal colore della pelle o da quale ruolo si ricopre nella società. La spinta alla libertà dipende solamente dalla consapevolezza del limite.

Ogni volta che ti senti limitato, costretto, immediatamente senti la spinta naturale a liberarti. Ma per liberarti devi fare grandi sforzi e spesso l’energia accumulata non solo non ti permetti di fare gli forzi necessari per il tempo necessario ma non ti permette neanche di diventare consapevole di essere in prigione.

Come puoi non vedere la prigione? Semplice. Sognando di essere già libero. E proprio il sogno ti ruba tutte le energie di cui hai bisogno.

Per questo le leggi fondamentali su cui si basa l’ingegneria interiore sono la legge di relatività e quella di prossimità. Devi costantemente verificare se stai dialogando con il mondo reale o con la tua immaginazione. Per farlo devi verificare che tutto quello che ti racconti può essere concretizzato ora in un’azione. Se non riesci a definire l’azione precisa da fare, significa che sei perso nei tuoi sogni. Inoltre devi verificare che la direzione che stai seguendo è realmente vantaggiosa per te. Che la meta è tua e non frutto di influenze esteriori.

Il principio di relatività ti permette di vedere qual è la tua dimensione superiore. Vedi?! Possono esserci tante dimensioni superiori. Puoi diventare di un livello superiore semplicemente nel fare qualcosa fuori oppure puoi salire di livello dentro.

Se sali di livello nel fare una cosa fuori, è solo in relazione a questa cosa specifica che sei salito. Tutto il resto rimane indietro e tu inizi a squilibrarti.

SE EVOLVI INTERIORMENTE, AUTOMATICAMENTE TUTTE LE TUE CAPACITÀ AUMENTANO DI LIVELLO

Quindi il principio di relatività ti permette di individuare qual è la direzione per l’evoluzione interiore.

Il principio di prossimità invece ti mostra qual è il passo necessario da fare per seguire questa direzione. Necessario perché prossimo.

Puoi anche vedere qual è la dimensione della tua evoluzione interiore che vuoi raggiungere ma se poi ti illudi che basta un balzo, questa dimensione la vedrai sempre spostarsi in avanti e rimanere all’orizzonte.

Il principio di prossimità è governato da 4 leggi di sviluppo.

  1. La legge di ripetitività. Tutto si ripete e per comprendere un processo lo devi ripetere volontariamente. Devi allenarti. L’allenamento è ripetizione.
  2. La legge di osservazione. Fino a quando devi ripetere? Fino a che non riesci a osservare il processo dalla distanza giusta e con il distacco giusto perché solo allora puoi diventare consapevole del suo funzionamento.
  3. La legge di scopo. Solo dopo essere consapevole puoi comprendere il tuo scopo. Uno scopo reale è soggetto alla legge di relatività. Se ti racconti che il tuo scopo è la pace nel mondo e poi mandi a fanculo il primo che ti taglia la strada nel traffico, sei nell’illusione. Il tuo scopo reale è non incazzarti se qualcuno ti dice che sei un coglione. E forse un giorno sarai al livello di occuparti della pace del mondo.
  4. La legge di utilizzazione. Quando sei consapevole del tuo funzionamento e del funzionamento del mondo, puoi metterti in relazione a esso nel modo necessario per raggiungere il tuo scopo. Puoi utilizzare te stesso e ciò che ti accade a tuo vantaggio.

Ma per vedere chiaramente tutto questo devi prima scoprire le tue funzioni. Perché devi osservare queste leggi in atto per scoprire la loro verità. E per osservarle in atto devi osservare il tuo funzionamento.

Sei costruito in 4 dimensioni.

La personalità è la parte più superficiale di te e quindi è da lì che devi iniziare la tua indagine. Perché è la prima cosa che incontri se inizi a osservarti. È la più prossima alla dimensione in cui ti trovi all’inizio del gioco.

Puoi studiare quanto vuoi, puoi raccontarti storie quanto vuoi ma non potrai mai sapere realmente se non osservi da te stesso.

E per osservarti devi fare gli esercizi. Se non ti eserciti non otterrai mai nulla. Se non ti eserciti non potrai mai fare un bilancio della tua situazione reale. Non sarai mai capace di scoprire dove ti trovi realmente, dove vuoi andare, cosa devi fare per arrivarci e come si fa a farlo.

Stai facendo gli esercizi?

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