IL SETTORE BAR È DESTINATO A SPARIRE DAL MERCATO?

ECCO PERCHÉ, SE VUOI VEDERCI CHIARO, È SEMPRE BENE APRIRE GLI OCCHI

Di certo c’è chi ce la sta mettendo tutta! Vari personaggi, senza che sto qui a elencarli perché sicuramente lo sai già, stanno facendo di tutto per attaccare il mercato del divertimento.

Sono mesi, ormai, che sembra più pericolosa una persona che vuole divertirsi rispetto al virus che tanto fa paura.

E cosi, nonostante i grandissimi sforzi fatti dalle attività notturne che, con responsabilità, hanno investito per garantire le distanze e la sicurezza di chi le frequenta, ecco che i locali sono stati nuovamente chiusi.

E non solo i locali e i ristoranti, anche cinema, teatri e palestre. Se guardi un secondo, è chiaro che la scelta non ha nulla a che vedere con delle misure di sicurezza ma è prevalentemente ideologica.

In Italia c’è una cultura cattosocialista che crede fortemente nel paradiso: devi soffrire in questa vita per godere nell’aldilà.

E così, chi vuole divertirsi, viene subito accusato di essere irresponsabile, imbecille, nulla facente e pericoloso. E, fai attenzione, questo succedeva ben prima che arrivasse il virus.

Quindi sì, possiamo tranquillamente dire che c’è un tentativo deciso e becero di cancellare il Natale! Ci stanno riuscendo? Questo è un altro paio di maniche.

Perché, proprio quando gli sceriffi si sentivano di avere la partita in pugno, c’è stata un’indignazione generale di come il settore dello sport e del divertimento è stato trattato. E l’indignazione è stata così forte da far addirittura ritrattare ciò che fino al giorno prima era considerato sacro da questi biechi personaggi.

Oggi l’Italia è più spaccata che mai: anche le istituzioni si sono divise, con la maggior parte delle regioni (sì, anche quelle che fino a pochi giorni fa inneggiavano al lockdown come la Campania) che oggi si sono schierate contro il governo.

Cosa significa? Significa che il settore del divertimento è più vivo che mai! Significa che questo settore è rigoglioso e che nessuno dei suoi clienti è disposto a rinunciarci. E questa, per noi, ovviamente è una bellissima notizia! Ma, allo stesso tempo, è giusto fare alcune considerazioni.

1 – visto quanto è considerato importante il settore divertimento e ricreazione, come mai ci sono tanti locali che falliscono? E non parlo di quelli che falliscono in questo pazzo momento.

Parlo di tutti quei locali che falliscono normalmente: in media 1 locale su 2 che apre in Italia, chiude entro 5 anni di attività. Se fossero uomini, in parallelo potremmo dire che l’aspettativa di vita dell’imprenditore italiano medio è quella che hanno le persone che nascono nei Paesi del Terzo Mondo.

Ti sembra un paragone poco delicato? Bene, perché forse così ti svegli un po’.Quello che ti sto dicendo è che, in Italia, la capacità imprenditoriale è sottosviluppata. Le attività NON falliscono per colpa del virus o della politica (che ritengo sempre essere un virus decisamente più micidiale del covid).

Le attività in Italia falliscono per mancanza di conoscenza imprenditoriale.

2 – E come mai l’Italia, che solo negli anni ‘50 e ‘60 viveva il boom economico ed era realmente una delle prime potenze economiche al mondo, oggi sta sprofondando sempre più giù in tutte le classifiche mondiali?

In tutte intendo tutte!

Siamo negli ultimi posti come libertà di stampa (il Burkina Faso e il Botswana risultano avere una libertà di stampa superiore alla nostra. Il Burkina Faso e il Botswana: che non so manco se sono Paesi che esistono realmente!), come analfabetismo di ritorno (comprensione di ciò che si legge), come investimento nelle infrastrutture (strade, scuole, telecomunicazioni e, ovviamente, ospedali), come investimenti in ricerca e sviluppo (cioè investimenti volti ad arricchire e migliorare la nostra vita).

Certo, ci sono classifiche in cui siamo pericolosamente vicino ai primi posti: come quelle per maggiore inquinamento e pressione fiscale.

Quindi la domanda è: come siamo passati dal boom economico al boom dei disastri?

Semplice: nel dopoguerra l’Italia ha vissuto il suo momento più alto come società liberale. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, in molti non volevano ripetere l’esperienza distruttiva socialista. E così, sia comunisti che fascisti, non avevano grande peso politico.

I primi due presidenti della repubblica italiana (e purtroppo finisce già tutto nel 1955 ma alcuni piccoli germi erano state messi) erano fortemente e apertamente liberali: Enrico De Nicola e Luigi Einaudi. Non mi sento di dire che l’Italia sia mai stata realmente liberista. Ma, in quel decennio, sicuramente ci sono state forti spinte a un libero mercato: cioè un mercato in cui lo Stato mette poco le mani e lo lascia operare, appunto, liberamente.

Ripeto, un mercato libero in Italia non c’è mai realmente stato, ma sicuramente quello è stato uno dei mercati più liberi che gli italiani hanno mai conosciuto.

E, com’è come non è, c’è stato un boom tecnologico e di conseguenza un boom economico: la ricchezza di tutta la società è salita vertiginosamente. Poi, qualche luminare, ha scoperto che si arricchiva di più chi era capace di stare sul mercato rispetto a chi non era capace e, piano piano, il cattosocialismo ha rimesso sempre più le dita dentro la marmellata.

Certo, perché non sia mai che prima si arricchisce chi è più capace e poi, a stretto giro, si arricchiscano anche gli altri come semplice conseguenza. Come succede in qualsiasi mercato liberale, basta studiare un po’ di storia per verificare .Il luminare cattosocialista, di destra o di sinistra o di centro che sia, non può tollerare questa disparità: e così interviene facendo diventare tutti poveri!

Ed eccoci qua: dopo 60 anni il Paese è a pezzi. Le infrastrutture cadono giù, la cultura imprenditoriale non esiste e la povertà, economica e culturale, dilaga.

Ricordati: quando qualcuno deve decidere cosa è meglio fare per te con i tuoi soldi, l’unico risultato reale è l’inefficienza e la corruzione.

Non dipende dall’onestà del singolo, come ti hanno fatto credere: il sistema è corrotto alla base della sua stessa natura. Ma tu accetti questo sistema in modo dogmatico, lo dai per scontato! Credi che è l’unico possibile. E così non puoi mai vedere dove realmente si nasconde il problema.

“Il più grande inganno del diavolo è stato quello di far credere al mondo che lui non esiste”

La massima efficienza la ottieni sempre e solo quando sei tu a usare il tuo tempo e i tuoi soldi per realizzare i tuoi progetti!

E, anche se il virus concettuale con cui sei cresciuto ti rende difficile questa visione, solo dedicandoti a realizzare i tuoi progetti in un libero mercato finisci per creare ricchezza per te e per gli altri.

Non parlo di redistribuzione di ricchezza. Parlo di creazione. Se vuoi risolvere i tuoi problemi, l’unico modo che hai è risolvere quelli degli altri. Questa è ricchezza reale. E questo accade solo nel libero mercato. Questo non significa che non farai cazzate. Anzi, sul libero mercato sei proprio libero di sbagliare.

Ed è questo che non tollerano i cattosocialisti: non tollerano che la società possa essere sbagliata!

E perché? Perché sono colmi di ideologia e, per loro, spesso senza rendersene conto, la loro idea di vita è giusta e chi non la rispetta è sbagliato. E così il tentativo costante del socialismo è quello di impedire l’errore.

A prima vista può sembrarti un intento nobile, come sicuramente appare a tutti i socialisti, di destra o sinistra o centro che siano.

Ma se apri gli occhi vedi subito che la strada del diavolo è lastricata di buone intenzioni. La nostra grande capacità, rispetto a tutti gli altri esseri viventi che popolano la terra, è proprio quella di sbagliare. Noi possiamo sbagliare: animali, piante e sassi no! Sono costretti a comportarsi esattamente allo stesso modo dall’inizio alla fine della loro esistenza. Gli animali possono cambiare solo per errore di trascrizione genetica, il che significa che possono cambiare solo per evoluzione meccanica in migliaia di anni. E le piante? Hanno bisogno di milioni di anni per cambiare. E noi? A noi basta una vita. Ma che dico? A noi basta un giorno o, se sei pronto, anche solo un minuto.

La nostra capacità straordinaria è quella di poter sbagliare e imparare dall’errore osservando il risultato ottenuto.

Il mercato nasce con l’essere umano: è la sua più grande espressione. Perché sbagliando noi ci specializziamo e così, ognuno di noi, diventa sempre più capace nel risolvere un determinato problema.

IL MERCATO È IL LUOGO IN CUI SI SCAMBIANO SOLUZIONI SPECIALIZZATE

Cosa significa? Che a parità di tempo e legna, un falegname fa un tavolo bellissimo e io una merda, mettendoci dieci volte il suo tempo.

La ricchezza è qui: la ricchezza è l’efficienza con cui utilizzi gli asset di cui disponi.

Quando accusi il mercato di tutti i mali, stai condannando l’umanità a soffrire la povertà.

“Il nemico più grande si nasconde nell’ultimo posto dove guardi”Cit. Giulio Cesare3 –

e veniamo al nocciolo di questo post, perché ti starai domandando perché parlo di queste cose.

E, forse, ti starai domandando anche perché le so.Le so perché apro gli occhi e osservo cosa succede realmente intorno a me. E cerco sempre di comprendere il reale funzionamento delle cose invece di continuare a portare avanti un’ideologia che non so neanche cosa vuole dire veramente perché non ci ho mai realmente riflettuto sopra per più di 10 secondi.

Ne parlo perché, chi decide di aprire gli occhi, finalmente può vedere quante opportunità ci sono davanti a sé.

Non puoi fermare il mercato. Il mercato è libero indipendentemente dalle azioni che la politica decide di fare.

Quando decidi di impedire al mercato di muoversi liberamente, l’unica cosa che ottieni è il mercato nero. Anche questa è storia, basta andare a indagare un po’ per scoprire che già l’imperatore di Roma Diocleziano, nel 300 dC, cercò di fare delle riforme monetarie con lo scopo di fissare i prezzi di alcuni beni secondo lui essenziali. Risultato?

Questi beni essenziali sparirono immediatamente dal mercato per finire a essere venduti a prezzi ancora più alti nel mercato nero.

Ti ricorda qualcosa? Tipo la genialata di mettere le mascherina al prezzo socialista di 50 centesimi “perché tutti hanno diritto di averle”, per ritrovarti il giorno dopo che era impossibile trovare una mascherina sul mercato perché nessuno le voleva più vendere.

SE CONOSCI IL FUNZIONAMENTO DEL MERCATO, CONOSCI IL FUNZIONAMENTO DELLA RICCHEZZA

E, quando conosci il funzionamento di qualcosa, significa che puoi utilizzarla per realizzare ciò che vuoi. L’Italia uscirà da questa crisi a pezzi. L’Italia è distrutta. È già così: non c’è da aspettare di vedere cosa succederà. L’Italia ha preparato la sua distruzione da anni e ora stai solo vedendo il frutto di ciò che è stato preparato.

Ma dalle ceneri sorge sempre qualcosa di nuovo. La domanda è: cosa?

“Cosa” dipende da chi costruirà da queste ceneri. “Cosa” dipende da quale mondo verrà tirato fuori da queste ceneri. “Cosa” dipende da quali saranno le intenzioni di chi lavorerà per creare un nuovo mondo.

Tu vuoi creare il tuo? Devi prepararlo ora. Perché niente può esistere se non è stato preparato.

Io sto preparando il mio. E la prossima settimana inizierò a insegnare come fare a preparare il tuo. Certo, posso farlo solo se mi segui. Quindi, la verità, è che inizierò a insegnare, a chi mi segue, come preparare, costruire e realizzare il mondo che vuole.

Il tuo mondo nasce da una visione e la visione nasce dal fare luce su ciò che non vedi.

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