PERCHÉ SE CONTINUI A RAGIONARE DA DIPENDENTE SPERIMENTERAI L’INFERNO SULLA TERRA

E NO! NON È L’ANNO CHE HAI APPENA PASSATO L’INFERNO DI CUI PARLO

Il lavoro non è altro che un prodotto come gli altri che si scambia in un mercato. Offri il tuo prodotto e in cambio ne ricevi un compenso.

Esattamente come le mele al mercato, le pere, un televisore, un immobile e qualunque cosa sia in vendita.

Ti piace? Non ti piace? Non cambia nulla. Lo so che il tuo sogno onnipotente ti fa sempre credere che il mondo dovrebbe essere come a te piace altrimenti significa che è sbagliato e va combattuto. Ma per quanti puoi combattere, non potrai mai cambiare la realtà delle cose con i tuoi sogni.

Quindi, se ti piace o no, nella realtà non cambia nulla e tutto va come deve andare, sempre.

Ora, l’unico modo che hai per differenziarti sul mercato del lavoro dipende dalla tipologia della tua offerta.

Se, da convinto socialista credi che il tuo stipendio è un diritto che viene prima del dovere, vuol dire che hai imparato che devi scambiare ore di presenza sul posto di lavoro con denaro. E, se questo era un grosso problema anche prima, nel prossimo futuro sarà una pietra al collo che ti sei messo mentre nuoti in un mare di merda

Perché sei una commodity, cioè una merce indifferenziata…fino a prova contraria.

Come si fa a dare “la prova contraria”? Beh è abbastanza semplice, basta offrire INVECE che ore passate sul posto di lavoro, risultati.

Cambia la tua offerta da ore lavorate a risultati e improvvisamente la tua offerta non è più una commodity ma qualcosa di completamente diverso. Perché quando offri risultati stai offrendo qualcosa di specifico che, chi è davanti a te, può valutare come non interessante o fortuitamente unica e straordinaria. 

E in un mercato che si trova in grossa difficoltà, quale risultato pensi possa interessare tantissimo a chi ha oggi i locali in mano? Beh, in realtà lo stesso di ieri: PROFITTO.

Perché tommaso e Gianluca e gli altri Barman PR stanno lavorando e guadagnando mentre tutti sono fermi? Semplice, perché si stanno muovendo per produrre risultati e non per cercare qualcuno che paga le loro ore di presenza. E così creano collaborazioni con locali che trovano la loro offerta unica e straordinaria, gli stessi locali che oggi e domani non ti assumeranno per scaldare il ghiaccio col culo!

I locali hanno sofferto e stanno continuando a soffrire tantissimo. Hanno bisogno di una mano enorme per ripartire! E di certo non vogliono un ulteriore peso da portarsi dietro.

COME FAI A FARE L’INVERSIONE PER PASSARE DA “ORE PRESENZA” A RISULTATO?

Ovviamente puoi farla solo se sei una persona che possiede già competenze uniche e straordinarie rispetto al mercato in cui ti offri, altrimenti devi investire per sviluppare le tue competenze: puoi farlo investendo un po’ di tempo e un po’ di soldi nella tua formazione o puoi farlo investendo tantissimo tempo e zero soldi nella tua formazione.

Nel primo caso sceglie di seguire un percorso formativo organizzato, nel secondo offri la tua manodopera gratiso semi gratis per ricevere in cambio formazione sul campo (fai l’apprendista, per capirci).

Ma tu no, sei convinto che il tuo valore è nobiliare, sei convinto che la tua presenza ha un valore intrinseco solo perché sei nato. Così, se non sai fare un cazzo e non trovi lavoro a 2000€ al mese, immediatamente gli imprenditori sono blutti e kattifih. Come funziona il tuo cervello esattamente?

Ma facciamo finta che invece sei già capace, il tuo compito è presentarti da un datore di lavoro, chiedere cosa si risultati si aspetta di ottenere (o, come Barman PR, quali risultati vorrebbe ottenere), dire che sei in grado di fare quello e anche di più, dimostrarlo e poi tornare per chiedere conferma che quello che stai facendo sia gradito e in linea e magari anche ritrattare l’accordo dopo un periodo di prova nel quale hai accettato condizioni diverse allo scopo di “farti testare”.

Non si chiama “lavorare da pirlone come servo del padrone”.

Si chiama incentivare uno che ha già 1000 cazzi di suo ogni giorno e che si chiama imprenditore (sì, voi avete solo il problema di trovare uno a cui chiedere la pagnotta. Lui ha da portare a casa la pagnotta come voi ma senza garanzie e smazzarsi 1000 cazzi che voi non avrete mai. Portate rispetto) e dargli un minimo di inversione del rischio:

“Mi provi così, fra due mesi ci rivediamo e se questi sono i risultati che sono davvero in grado di portare adeguiamo il compenso verso ciò che veramente merito.”

E, se non hai competenze e non credi di poter essere ora un Barman PR, che cazzo fai comunque seduto a casa sul divano. Sei come tutti gli altri se stai a casa sul divano ad aspettare che il lavoro riparte. Svegliati! Trova un bel locale e offriti di lavorare gratis per aiutarlo ad andare avanti. E, appena si riparte, hai un lavoro garantito è un datore di lavoro che ti adora!

Quindi, altro punto, devi  uscire dal concetto di “quanto valgo” o peggio “quanto dovrebbero darmi” che è una cifra X che hai letteralmente inventato nel tuo  cervello e non ha attinenza con la realtà.

Pensa a un proprietario di una casa che deve venderla. Nella sua testa si forma un’idea di quanto casa sua valga e quindi quanto dovrebbe realizzare.

Si forma questa idea da solo, sentendo “voci” di compravendite effettuate dai vicini, sentendo o meno pareri di amici, parenti e pseudo-esperti ecc…ecc… e mettendo insieme queste informazioni forma la sua convinzione : “La mia casa vale X”.

La realtà brutta e cattiva è che casa sua vale ZERO € fino a prova contraria. Cioè il mattone non ha un valore intrinseco di per sè. 

Vale ZERO fino a che qualcuno non viene con un assegno in mano e ti fa un’offerta. Quell’offerta, a meno che non ne arrivino altre più alte, è il valore REALE di casa tua in quel momento.

Questa cosa vale ovviamente anche per la merce lavoro. Anche se non ti entra in testa.

Se sei a casa a non fare nulla, vali ZERO.

E continuerai a valere ZERO finchè qualcuno non ti offrirà una cifra X per un posto di lavoro, che rappresenterà quanto vali REALMENTE per il mercato, in quel dato momento.

Che siano 3€ all’ora a vendere il cocco in spiaggia o altro. Quello è il tuo valore.

Il tuo obiettivo quindi non è arrocarti in maniera Marxista dietro a un compenso che “pensi” di dover ricevere.

Il tuo lavoro è quello di andare a lavorare e intanto valere qualcosa più di ZERO. 

Poi devi aumentare le tue competenze, imparare a portare più RISULTATI da scambiare con un compenso e infine trovare – come troverai certamente- quella persona che pagherebbe sicuramente ciò che chiedi dato che produci x4, x5, x10 il valore monetario di quell’importo.

Fino ad allora, fai meglio a toglierti la merda dal cervello e semplicemente ringraziare il Signore che qualcuno sia disposto a darti una cifra qualunque senza garanzia che tu sappia produrre un qualsivoglia risultato senza fare danni.

E se non ti sta bene, fai una cosa. Aprila tu l’azienda nella quale lavorare così ti dai lo stipendio che ti pare. Poi provi ad assumere altri idioti che ragionano come ragioni tu e vedi che goduria che c’è.

Devi svegliarti: ora o mai più! 

Il futuro è straordinario per chi sviluppa le competenze per cavalcare l’onda. E ora c’è uno tsunami in corso! Ma chi non ha competenze, verrà inevitabilmente travolto!

Se aspetti, quando ti accorgerai che tutto ti sta crollando addosso sarà troppo tardi. Devi agire ora.

Hai una quantità di tempo enorme, è un anno che ce l’hai. Inizia a sfruttarla investendola su te stesso. Sei il miglior investimento che puoi fare!

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PS 

Quando tutto crollerà e sarai rimasto intrappolato sotto le macerie, fammi almeno il favore di non dire in giro che nessuno ti aveva avvisato. Almeno per una volta, smettila di dare le colpe agli altri e prendi in mano la responsabilità della tua esistenza.

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