COPIA VS ORIGINALE: SCOPRI IL SEGRETO PER RICONOSCERE UN FALSO

sogno o realtà

“Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da un sogno così non ti dovessi più svegliare? Come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?”

Come fai a sapere se sei sveglio? E cosa significa essere sveglio? È importante che tu riesca a renderti conto di quando sei sveglio e di quando sei addormentato, altrimenti significa che semplicemente sei scivolato da un’illusione a un’altra.

Come fai a sapere che stai dormendo? Non puoi. Non puoi renderti conto di dormire. Puoi solo accorgerti di aver dormito una volta che ti sei svegliato.

Un essere umano può sperimentare solo 3 stati di coscienza:

  1. Lo stato di sonno fisiologico. Sei in questo stato quando sei nel tuo letto a dormire. In questo stato sei immerso nell’oscurità e puoi sperimentare i sogni a occhi chiusi.
  2. Lo stato di coscienza relativa. È lo stato in cui credi di esserti svegliato ma in realtà sei in un livello energetico così basso da essere semplicemente mosso dalle sollecitazioni che ti raggiungono. Sei automatico, la tua coscienza è così debole che risponde solo al “Cos’è? Cosa devo fare?”
    In questo stato sogni a occhi aperti. Sali in macchina e guidi e quando arrivi a destinazione non sai come hai fatto. Neanche te ne sei accorto ma la mancanza di vecchietti attaccati sul parabrezza ti indicano chiaramente che ti sei fermato ai semafori, hai rispettato le regole stradali e hai evitato di finire contro le altre macchine che circolavano con te.
    “Con l’Insonnia tutto è irreale. Tutto è lontano. Tutto è una copia di una copia di una copia. […]
    Quando soffri di insonnia non sei mai realmente addormentato e non sei mai realmente sveglio.”
  3. Lo stato di coscienza reale, lo stato di coscienza di sé. È lo stato in cui ti ricordi di te stesso, lo stato in cui sei sensibile a ciò che ti raggiunge e a come ti raggiunge. Lo stato in cui puoi osservare e iniziare a vedere. Sei realmente sveglio e il sogno lascia spazio alla realtà.

Quindi il primo passo è svegliarti realmente.

Non basta che ti alzi la mattina dal letto, devi fare di più. Devi raccogliere le energie e raggiungere l’attenzione divisa, quello stato in cui riesci a osservare contemporaneamente te stesso e l’interazione con l’ambiente in cui ti trovi. Devi essere presente a te stesso.

Esiste un quarto stato di coscienza. È lo stato in cui tutto dentro di te è nel giusto ordine.

Lo stato in cui il tuo funzionamento ti è completamente chiaro e puoi realmente fare ciò che vuoi con te stesso. È lo stato di illuminazione. Lo stato in cui puoi vedere tutto esattamente così com’è.

Per arrivare a questo stato serve il lavoro. Per svegliarsi serve uno shock ma per illuminarsi serve un lavoro. Perché te lo sto dicendo? Perché non devi sentirti superiore agli altri perché inizi a vedere cose che fino a ieri non vedevi nemmeno col cannocchiale. Sei semplicemente un poco più sveglio di prima ma non hai nessun merito particolare.

Vuoi avere dei meriti? Lavora costantemente per rimanere sveglio. Essere sveglio non è un punto di arrivo, è solo un punto di inizio. Tutto qui. Non è niente di eccezionale, è solo la condizione in cui puoi iniziare a lavorare veramente.

Quindi essere sveglio è la condizione in cui ti ricordi di te.

E come fai a sapere che non ti stai ingannando? Che non stai semplicemente sognando di essere sveglio?

Il famoso sogno di comodo, in cui sogni di esserti svegliato e di starti preparando per uscire e a un certo punto scopri di essere ancora nel letto. Vedi, può succedere tranquillamente anche nello stato di coscienza relativa. E succede molto spesso, succede ogni volta che ti racconti di essere consapevole e cosciente di te stesso e di ciò che fai e del perché lo fai.

Ma fai solo verifiche superficiali, perché se vai un poco più in profondità scopri velocemente che non sai perché sei qui, non sai come si fa quello che stai facendo, non sai che risultati puoi ottenere, non sai perché lo fai e soprattutto non sai neanche chi sei.

Non puoi sapere se stai dormendo. Puoi solo accorgerti di aver dormito una volta che ti sei risvegliato.

Ma c’è sempre un momento in cui puoi verificare se ciò che vedi è reale o è solo un sogno.

Quando stai vivendo un sogno puoi vedere solo una forza o al massimo 2 forze in azione.

Quando sei immerso in un sogno credi che ti basta decidere di fare una cosa per ottenerla.

Se ti dico che devi fare un piccolo esercizio come quello di ricordarti di te ogni volta che incontri sul tuo cammino uno scalino, tu pensi subito che è veramente una cosa stupida da fare perché sei nel tuo sogno e credi che ti basta decidere di farlo.

Poi passa una settimana e scopri che non ti sei mai riuscito a ricordare di farlo. E così ti racconti che non era importante. E che se vuoi lo puoi fare senza problemi, se solo ci dedichi la tua volontà e la tua attenzione. Passa un’altra settimana ma niente.

Se va bene te ne ricordi un paio di volte al giorno ma hai incontrato una marea di scalini durante la giornata. E così scopri che non puoi decidere niente. Scopri che la tua decisione non ha valore. E questo accade perché in un sogno nulla è reale, nemmeno la decisione.

A volte puoi vedere 2 forze. Puoi vedere che esiste una forza che fa resistenza. Una forza negativa. Lo chiami ostacolo. Lo chiami nemico.

E credi che se lo superi, se lo abbatti, allora otterrai quello che vuoi. Quando riesci a superarlo, puntualmente scopri che non hai ottenuto quello che desideravi. Perché? Perché sei ancora addormentato, sei ancora nel sogno. E tutto quello che hai visto era solo un’illusione che svanisce una volta che ti sei avvicinato abbastanza da poterla toccare.

NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE. TUTTO SI TRASFORMA.

Per avere una trasformazione devono essere presenti 3 forze, sempre. Questo è un principio. Se ne vedi solamente 1 o 2 significa che stai sognando. Che stai vedendo solo un’immagine distorta della realtà.

Per avere una trasformazione deve esserci una forza attiva, una forza passiva e una forza neutralizzante. A seconda della forza neutralizzante all’opera puoi avere una trasformazione evolutiva o involutiva.

Tu vuoi iniziare a svegliarti presto la mattina e allenarti. In questo caso il tuo desiderio è la forza attiva. Vai a dormire la sera prima e sei carico a molla per il grande cambiamento che stai mettendo in atto. Ma la mattina dopo è un flop. Non riesci ad alzarti dal letto. Spegni la sveglia e alla fine ti alzi e finisci a fare le stesse cose che hai fatto il giorno prima. Ti prepari di corsa e ti butti di testa nella tua giornata.

Perché? Perché c’è una forza negativa che ti sta bloccando. Ti blocca perché a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Non importa se tu la vedi oppure no. Questa forza c’è ed è reale. Quindi 2 forze opposte sono sempre in equilibrio tra loro e nulla può accadere. La forza negativa in questo caso sono le tue memorie, i tuoi schemi, che fanno resistenza alla tua voglia di cambiare.

E non cambierai nella direzione che vuoi perché la trasformazione è regolata sempre dalla forza neutralizzante.

La terza forza, che anche se tu non hai mai visto, è sempre esistita e sempre esisterà. E quando sei addormentato la forza neutralizzante è ciò che ti capita, è casuale. Quindi i tuoi cambiamenti saranno sempre dettati dal caso e, per un semplice calcolo delle probabilità, ti troverai sempre in una condizione peggiore della precedente.

Lo vedi?! Lo vedi che qualunque cosa ti è successa, a un certo punto ti sei reso conto che stavi meglio prima? Lo vedi che quando hai aperto un poco gli occhi ti sei accorta di essere passata dalla padella nella brace?

Quando sei sveglio vedi sempre che tutto si trasforma incessantemente e che questo accade grazie all’azione costante e congiunta di 3 forze.

Quando sei sveglio puoi iniziare a lavorare. Il tuo lavoro può diventare la forza neutralizzante. Puoi iniziare a dare direzione alla trasformazione. Puoi iniziare a fare luce sul tuo funzionamento e su quello del mondo. Puoi iniziare a illuminarti.

Ma per farlo devi essere realmente sveglio. E per essere realmente sveglio devi ricordarti di verificare costantemente se sei in grado di osservare te, il mondo e l’interazione costante che c’è tra te e il mondo. Se non è così, sei tornato a dormire.

E soprattutto in un momento come questo è importante che apri gli occhi. È importante che cominci a guardare realmente te stesso e cosa sei capace di produrre. Quale frutto riesci a coltivare. Proprio ora che tutto è fermo, l’unica cosa che conta è quale frutto riesci a coltivare tu per te stesso.

Proprio in un momento come quello che stai vivendo è fondamentale che tu scopri quale sia la tua forza.

LA FORZA DI UN BARMAN

  1. La forza attiva per un barman, quella che avvia un processo, sono i clienti. Lo sai, se il locale in cui lavori è vuoto, che tu sia il barman più forte del mondo e che la location sia la più bella dell’universo, non produrrà nulla. E nell’ultimo anno e mezzo sicuramente ti è stato chiaro come non mai. Senza i clienti non verrà servito neanche un cocktail. Il locale non riceverà finanziamenti per restare aperto. E tu non riceverai compensi perché non ci sarà ricchezza da dividere.
  2. Qual è la forza passiva? È il locale. Se i clienti non ci sono o sono pochi o spendono poco e male, è solo perché l’organizzazione del locale fa resistenza. Ci sono persone in giro che hanno problemi e cercano soluzioni. Nel caso dei locali il problema delle persone è quello di ricrearsi, di rigenerarsi dopo una giornata difficile.
    Nel caso dei locali il problema delle persone è voler staccare la spina ed essere coccolati e serviti come piace a loro. E, guarda un po’, il problema lo hanno anche ora che non possono uscire. Se il locale non è capace di comprendere come aiutare le persone a ottenere la loro ricreazione, automaticamente andranno da un’altra parte a ricrearsi o troveranno altri modi. Quindi sì, ci sono fiumi di persone pronte a spendere ma il locale senza rendersene conto fa muro e respinge letteralmente tutti i soldi che le persone vogliono spendere per arricchire la propria condizione.
  3. E poi c’è la forza neutralizzante, la forza che deciderà in quale relazione saranno le prime due e quale direzione prenderà la trasformazione: crescita o fallimento. Questa forza in questo momento è il caso. I locali si riempiono per la maggior parte del tempo completamente a caso. I proprietari sperano che andrà bene anche il prossimo mese. E appena c’è un problema non sanno più cosa fare.
    E tu, allo stesso modo, ti ritrovi a lavorare in locali a caso, dove non c’è nessuna prospettiva. Se lavori nel primo locale che capita e sei contento perché hai uno stipendio, stai dormendo. E la quarantena ne è la prova provata. Eri contento perché vedevi una sola forza e pensavi che sarebbe andato tutto dritto per sempre e poi ti svegli una mattina ed è tutto finito.

NON PUOI LASCIARE LA TUA VITA AL CASO E SPERARE CHE DIVENTI UNA FAVOLA

Se vuoi vivere una favola, devi raccontarti la storia. Devi essere tu a scriverla. Devi diventare tu, volontariamente, la forza neutralizzante che mette in una nuova relazione vantaggiosa i clienti e il locale. Devi diventare tu, volontariamente, la forza neutralizzante che mette in una nuova relazione le cose che accadono con la vita che vuoi.

Quindi tu sei l’asset iniziale, l’unica cosa che hai a disposizione. Ma non è poco, è l’asset più straordinario che esiste. Ma se non lo usi correttamente, se non ti usi correttamente, ti sembrerà sempre che tutto va a caso e che tu non ci puoi fare mai nulla.

“Era un cosa impensabile quello che sta succedendo ora!”

No! Semplicemente tu non l’hai pensata. Che è completamente diverso.

Ci sono solo 2 modi per cui le cose che hai progettato di fare falliscono:

  1. Le cose che credevi sarebbero successe, non succedono
  2. Le cose che credevi non sarebbero successe, succedono

Lo vedi?! Lo vedi che non esiste nessun altro motivo. È chiaro che se ti racconti cose immaginarie automaticamente la tua preparazione sarà sempre sballata e a casaccio. Se vuoi costruire la tua vita come desideri, devi cambiare il tuo livello di preparazione. E per farlo devi iniziare a dirti sinceramente come stanno le cose.

La skill fondamentale che devi acquisire per prepararti a un livello superiore è la capacità di saper dialogare con chi hai intorno in modo da trovare sempre uno scenario vantaggioso per tutti da realizzare in modo collaborativo. Devi imparare a essere sensibile agli altri e a te stesso per comprendere cosa manca e produrlo.

Ma ogni cosa a suo tempo. Oggi lavoriamo sul secondo asset fondamentale, quello dei clienti.

La parola cliente viene dal latino e significa “colui che deve essere ascoltato”. E devi realmente imparare ad ascoltarlo perché se vuoi essergli di aiuto devi comprendere qual è il suo problema, cosa sente, come lo vive, cosa pensa.

Devi comprendere a fondo il suo dialogo mentale, solo così potrai offrirgli esattamente ciò che sta cercando. In poche parole, devi trovare uno scopo comune rispetto al quale i tuoi potenziali clienti lo sentono come problematico e tu invece hai la soluzione.

DEVI DIVENTARE LA GUIDA CHE SA PORTARE LE PERSONE OLTRE L’OSTACOLO CHE NON SANNO COME SUPERARE

E il primo passo è saperti muovere in modo eccellente su un determinato territorio. Sicuramente c’è qualcosa che ti appassiona. Qualcosa che rende le tue giornate più ricche. Ecco, è da qui che devi partire. Perché proprio da qui? Perché se ti appassiona ci dedichi tempo. Investi in questa cosa. E più tempo ci dedichi più diventi capace.

Ti ricordi? Aumenta la tua capacità del 1% a settimana e in 1 anno hai raddoppiato la tua capacità di muoverti in una determinata situazione. E se ti impegni un po’ di più? Se ti sviluppi del 10% a settimana? In un anno sei cresciuto di 20 volte.

E tu lo sai che, soprattutto quando sei alle prime armi, migliorare e crescere è molto facile. Ma sai anche che ti devi impegnare se vuoi crescere costantemente e non fermarti dopo i primi passi.

Immagina di essere un barman che, allo stesso tempo, dedica molto tempo all’allenamento fisico. Ma non semplicemente ti alleni, sei interessato: studi, provi differenti allenamenti, segui diete e cerchi di capire come crescere in questo campo.

Ora tu sai benissimo che, se ti interessa così tanto la tua salute, di certo non sei allo stesso tempo colui che ogni sera fa aperitivo. Ed è chiaro il perché: non vuoi bruciare tutti i risultati che faticosamente ottieni durante l’allenamento semplicemente per bere un cocktail pieno di zuccheri.

E fai bene. Ma quanto ti piacerebbe fare l’aperitivo con i tuoi amici? Quante limitazioni ti devi imporre per non sgarrare? Ovviamente è un problema che al momento risolvi semplicemente lavorando dietro al bancone ma non concedendoti mai il lusso di bere un cocktail.

E sai quanti altri ragazze e ragazze stanno esattamente come te? Sinceramente io non lo so ma sarebbe interessante verificarlo. Sarebbe interessante sapere cosa farebbero questi possibili ragazzi se sapessero che tu stai organizzando dei “FIT- Aperitif”.

Degli aperitivi studiati per chi si allena. Solo alcol bianchi che non hanno zuccheri. Solo succhi freschi ricchi di vitamine. Solo cibo adeguato per chi deve rispettare un certo tipo di dieta. E magari un giorno c’è un evento per chi segue la dieta cheto e un giorno per chi segue la dieta carbo.

Ma indipendentemente da questo tutto è sempre e comunque pensato per dire a queste persone:

“Ehi, puoi rilassarti e finalmente goderti un aperitivo senza sentirti in colpa perché ho organizzato tutto in modo che non ti crei nessun danno alla tua routine di allenamento e dieta!”

Pensa cosa potrebbe accadere se ci fossero tante persone che hanno questo problema e nessuno che sta facendo nulla per cercare di risolverglielo. Potrebbero venire fuori degli eventi bellissimi e potresti aiutare queste persone a vedere una via diversa da quella iper-rigida in cui sono abituati a muoversi per poter ottenere i risultati che vogliono.

Quindi il primo passo è diventare lo specialista di qualcosa. Non ti sto dicendo che il primo passo è raccontare in giro che sei lo specialista di qualcosa.

Ascoltami! Ti sto dicendo che il primo passo è DIVENTARE LO SPECIALISTA!

Cosa ti appassiona? Approfondisci, scopri come funziona veramente! Dedicaci il tuo trempo. E inizia a comprendere quali difficoltà deve affrontare nella vita di tutti i giorni chi ha la tua stessa passione. Come puoi capire quali sono queste difficoltà? Semplice, tu stesso le hai dovute affrontare o le stai affrontando ora in quanto persegui lo stesso scopo. Trova soluzioni a questi problemi. E poi, semplicemente, fai in modo di condividere con chi ha questo stesso problema le soluzioni che ora puoi offrire.

Il primo asset sei tu stesso: è la tua capacità di essere la soluzione anziché il problema. Devi prima di tutto dedicare il tuo tempo a trasformarti nella soluzione. Quando sei questa soluzione puoi rivolgerti ai potenziali clienti e puoi rivolgerti ai locali per creare una nuova relazione di successo.

IL TUO PRIMO COMPITO È DEFINIRE IL TUO SCOPO

Non lo scopo della vita. Basta un piccolo scopo. Basta che inizi a muoverti verso l’orizzonte e piano piano il piccolo scopo diventerà sempre più grande.

Decidi chi vuoi essere in questo momento e automaticamente saprai cosa devi fare: automaticamente saprai verso chi e verso cosa direzionare te stesso e il tuo tempo.

Se non decidi chi vuoi essere automaticamente tutto ciò che fai è un falso perché manca di scopo.

Una volta che hai definito lo scopo, non resta che capire come creare una relazione di successo con i potenziali clienti e come creare una relazione di successo con i locali. Una delle cose che imparerai a fare seguendo questo percorso sarò quella di mediare tra i vari possessori di asset per creare una relazione vantaggiosa per tutte le persone coinvolte.

In una sola parola: imparerai l’arte della negoziazione collaborativa.

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