HAI PAURA DEGLI ZOMBIE?

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Ti capita mai di non essere contento? Di sentirti confuso? Di non sapere cosa fare?

In poche parole, ti capita mai di domandarti: cosa devo fare della mia vita?

È una domanda che ci facciamo tutti. Qualcuno se la fa più spesso, qualcuno meno. Ma ce la facciamo tutti. Ce la facciamo tutti perché per smettere questa domanda devi essere felice. Completamente felice. Solo quando anche l’ultima delle tue cellule è felice questa domanda smette di presentarsi.

E probabilmente in queste settimane come non mai te la stai facendo. Questo stop ti sta facendo vedere tante cose che avevi nascosto da qualche parte per paura di guardarle fino in fondo.

È una domanda che non riguarda solo te. La ricerca della felicità è lo scopo di tutti. Quando sei lontano dal trovare la risposta magari anche la domanda stessa è confusa e quindi la felicità prende nomi diversi ogni volta: auto nuova, stipendio più alto, partner più bello, shopping, autostima, uscire di casa. Ma fino a poco fa volevi solo rimanere a letto e ti inventavi ogni pseudo malattia possibile per non alzarti e ora invece uscire è l’unica cosa importante?! Lo vedi che cambiano i nomi ma dentro non cambia mai nulla!?

 Questi sono solo alcuni tra i vari nomi che la felicità prende quando la strada che hai preso ti sta portando verso di essa in modo tortuoso.

Vedi, tutte le strade portano nello stesso luogo. Ma alcune sono dritte e quindi ci vuole poco ad arrivare, mentre altre sono talmente tortuose da farti impiegare una vita intera per raggiungere il luogo dove abita la felicità. Una? Ma che dico, forse 1000 vite e sei ancora lì a girare in tondo.

Ma non puoi girare in tondo in eterno, per quante volte il tuo ciclo si ripeterà, arriverà il giorno in cui il ciclo che chiami vita si romperà.

Ogni sera ti spegni e tutto ciò che esiste scompare. Sei nel nulla. Ogni mattina rinasci e tutto ciò che esiste riappare. Se la sera “muori a te stesso” consapevolmente, la notte ti rigeneri e la mattina nasce un “uomo nuovo”, nasce una “donna nuova”. Nuovo perché non predeterminato dalle memorie accumulate.

Se il processo di rigenerazione durante il sonno non avviene consapevolmente, l’uomo o la donna che risorgerà dal nulla sarà uguale a quello o a quella precedente. Saranno le memorie a tracciare il progetto di rinascita e non la tua volontà.

La sera vai a dormire pieno di buoni propositi e la mattina dopo sono già spariti. Perché? Perché eri diventato consapevole che c’era qualcosa che non volevi più ma non eri diventato consapevole del tuo funzionamento e quindi non hai potuto dare indicazioni sufficienti affinché rinascesse l’uomo o la donna pronti per dare vita a quei buoni propositi.

È rinato lo stesso che il giorno prima non è riuscito a fare ciò che voleva. Addirittura può essere rinato lo stesso che il giorno prima non era consapevole di questi buoni propositi e quindi la mattina appena sveglio neanche ti ricordi che volevi fare certe cose. Dovrai riaspettare la sera e magari passeranno giorni prima di tornare consapevole di nuovo e ricordare le tue vite precedenti.

Ogni singolo giorno è una vita nuova ma sei così attaccato alle tue memorie che neanche te ne accorgi. Tutto ciò che ti pesa, invece di lasciarlo andare, lo ricostruisci ogni notte e ogni mattina te lo ricarichi sulle spalle.

Una vita felice nasce dalla libertà e la libertà nasce dal fare ciò che ti realizza. Cioè nel fare ciò che ti fa sentire bene con te stesso. Non bene con te stesso perché hai ottenuto un risultato eccezionale, bene con te stesso per il semplice fatto di sapere che stai dedicando la tua vita proprio a questa cosa.

In poche parole, stai realizzando la vita che hai ti rende sereno. Se vivi questa condizione, anche la situazione più difficile non ti farà stare male. Per il semplice fatto che è la TUA vita e non la cambieresti per nulla al mondo.

E quando stai male allora? Quando non riesci a essere felice? Che significa? Significa che non stai facendo quello che ti fa sentire realizzato. Significa che non sei libero. Ovviamente non devi buttare il bambino con l’acqua sporca. Sicuramente c’è qualcosa che stai facendo che ti realizza ma viene sporcata da tante altre cose che ci sono e non servono la tua realizzazione.

Essere in prigione ti fa stare male. Essere costretto a fare ciò che non vuoi ti fa sentire impotente, piccolo. Ti fa sentire che la vita non ha senso. E hai perfettamente ragione a sentire che la vita non ha senso. Perché la vita smette di avere senso se quella che vivi non è la tua vita ma quella di qualcun altro, quella imposta da fuori.

Devi vivere la tua vita, devi essere te stesso. E lasciare che gli altri siano loro stessi e vivano la loro vita. Se realizzi questo, sei in paradiso.

Tu sei fatto per superare i limiti. Sei nato con un’energia interiore che ha come unico scopo quello di spingerti verso la libertà. Tutti ce l’abbiamo. L’unica differenza è che qualcuno è più sensibile a questa energia e qualcuno meno.

Immagina migliaia di linee davanti a te: sono le vite di tutte le persone che hai intorno, vite passate, presenti e future.

Tutte conducono alla felicità ma ognuna fa un giro diverso. E se segui quella sbagliata potresti non avere il tempo necessario per arrivare. Ma tra tutte queste linee ce n’è una che puoi farti arrivare in 5 minuti. Perché in così poco tempo rispetto alle altre? Perché è la tua linea, è la tua vita. Non ci sono fermate intermedie, è una linea diretta.

Ogni persona la mattina si sveglia e si trova davanti migliaia di linea che può seguire. Non dipende dal fatto che ne sia consapevole oppure no. È così.

Quando non ne sei consapevole imbocchi la linea su cui vieni spinto dalle pressioni del momento e per te tutto diventa pesante. Non sei nato per vivere in quella atmosfera. Anche solamente respirare è una fatica enorme. E così ti ritrovi che ti manca il fiato. Ti senti oppresso. E magari alla fine cambi linea ma vai su un’altra linea che non è la tua e continui a sentirti schiacciato.

Se continua così, chiunque può abituarsi e credere che questa è la vita: una lotta continua per conquistare un giorno. Ma se hai un po’ di sensibilità, senti che questa cosa non regge. Senti che c’è qualcosa di falso e, tra tutte le difficoltà, continui a cercare.

Chi cerca trova! Senti che non è reale questa vita perché non ha senso conquistare qualcosa che sei comunque destinato a perdere. E hai ragione.

L’unica cosa che ha senso è realizzarsi. Perché quando ti sei realizzato sei libero e quando sei libero non puoi più perdere nulla, quando sei libero sei felice.

Realizzarti significa seguire la TUA linea. Perché su quella linea ci sono i tuoi limiti reali, gli unici che superando ti renderanno libero. Come fai a sapere qual è la tua linea? Lo senti dal gusto. La tua linea ha un sapore per te che non ha nessun altra linea nell’universo. Devi solo tornare ad avere un gusto sensibile. È questo quello che ti manca ora. Pensa, mangi al Mc!

Quando perdi di vista questa linea, inizi a trovarti davanti limiti che per te non hanno senso e quindi ti ritrovi o a usare le tue energie per superare limiti illusori (perché non tuoi ma di qualcun altro), limiti che si rigenerano sempre perché non potrai mai superare realmente un limite che non esiste, oppure a scoraggiarti perché pensi che la vita non ha il valore che senti dovrebbe avere.

Puoi rimanere imbrigliato in queste linee. Queste linee possono trasformarsi nelle tue catene. E sono così sottili che puoi facilmente non vederle neanche. Quasi nessuno le vede e quasi tutti si dimenano, si muovono a caso, non facendo altro che rimanere sempre più aggrovigliati. Quando ti muovi senza sapere ciò che fai, fai sempre e solo danni. E quando i fili dentro di te sono un gomitolo inestricabile, c’è solo confusione e cessa la possibilità di sviluppo. E più ti muovi e più la situazione diventa ingarbugliata.

Ma se riesci a trovare il filo giusto, puoi iniziare a sciogliere i nodi (se ti sei perso, sto parlando dei nodi neurali. Ci sei?!). Se inizi a sciogliere i nodi il gomitolo inizia a svilupparsi, a raggiungere la sua reale dimensione. Puoi realizzare la tua reale dimensione, questo è sviluppo.

Per fare questo ci vuole un tempo? Quanto? Dipende da quanto è intricato il nodo. Lascia un tempo a te stessa. Lascia un tempo a chi hai intorno. Il nodo è dentro ognuno di noi e può scioglierlo solo il proprietario.

Sei sempre in ansia perché il tempo scorre via. Perché se non fai tutto quello che c’è da fare in tempo succede un casino! Ma che vuoi che succede? Il massimo può essere che muoio, non di più!

Ti sei convinto che il tempo è il bene più prezioso, che devi fare tutta una lista di cose altrimenti avrai buttato il tuo tempo. Poi ti dico: prenditi un tempo. E dici: no! 🤔

Ma come, è così prezioso e poi non lo vuoi prendere? Vedi che c’è qualche nodo da sciogliere?!

La strada giusta si trova solo scartando quelle sbagliate. Per scartare quelle sbagliate devi diventare consapevole della strada che stai percorrendo e diventare cosciente se questa strada ti sta realizzando oppure no.

Se diventi cosciente che la strada su cui sei non ti realizza, devi decidere. Decidere significa tagliare via, togliere. Decidere significa che non vuoi percorrere quella strada perché sai che non è la tua. Decidere significa che non tornerai mai più su quella strada, perché l’hai scartata consapevolmente.

La decisione implica sempre una crisi. Ti hanno detto che le crisi sono un male. Ma te lo ha detto solo chi non sa decidere. E aimé sono tanti a non saper decidere, perché sono poche le persone che si rendono conto che per essere felice devono prima essere consapevoli di ciò che sono.

La crisi non è un male in nessun modo. Crisi significa taglio netto tra ciò che viene prima e ciò che viene dopo. La crisi è questo momento, è questa spaccatura tra passato e futuro. La crisi è oggi e oggi puoi cambiare strada perché c’è un bivio. Ma devi decidere, altrimenti gira gira e torni sempre sulla stessa strada.

Se ti dicessero che ti resta solo 1 settimana da passare su questa terra, non vorresti fare solo ciò che ti sembra importante? Solo ciò che ti realizza? E se ti dicessero che manca 1 mese? Sarebbe lo stesso? E se fossero 6 mesi? Pensi che vorresti comunque fare solo ciò che ti rende felice? E se fosse 1 anno? Ancora vorresti solo ciò che veramente senti tuo o ci sarebbe spazio per fare anche cose che non ti interessano?

Veramente? Vorresti ancora fare solo ciò che ti interessa? Solo ciò che ti realizza? Solo ciò che ti fa sentire libero? Solo ciò che ti rende felice? Veramente?

Allora voglio svelarti un segreto ma non lo dire a nessuno. Ti auguro una vita lunghissima ma finirà comunque. Fra 100 anni ma finirà. Ma anche 100 anni sono solo una misera somma di 100 singoli anni.

E allora perché magicamente ti sembra normale non seguire solo ciò che ti realizza. Allora perché ti sembra normale che anche oggi sarai felice domani? Perché non sei consapevole di te stesso. E finisci a pretendere che gli altri facciano ciò che vuoi tu perché così senti di essere reale. Ma è un’illusione. Tu sei reale solo se vivi. E se vivi, lasci vivere. Altrimenti sei in un sogno e credi che tutto debba essere come vuoi tu. Ma chi sei tu?!

La felicità non la raggiungi accumulando oggetti, non la raggiungi accumulando attestati di stima di persone che neanche sanno chi sei, non la raggiungi superando tutte le caselle del monopoli e costruendo i tuoi alberghi. Perché poi ci mangiano e ci dormono gli altri e tu stai nel sottoscala.

DEVI COSTRUIRE LA TUA CASA. È IN CASA TUA CHE VIVE LA TUA FELICITÀ

Il mondo non è cattivo. È solo cieco. È solo sordo. È solo avvelenato. L’antidoto esiste, è dentro di te. L’antidoto è realizzarti. L’antidoto è seguire la tua linea. Spesso avrai il mondo contro. A volte sarà come stare in resident evil, perché questo veleno trasforma le persone in zombie.

Uno zombie è un essere che si nutre ma non si rigenera. È un essere che rimane tra il sonno e la veglia, in quello spazio in cui ti muovi ma non sai mai cosa stai facendo e perché lo stai facendo. È attirato da chiunque passa, gli salta addosso e prova a divorarlo. Ma anche se ci riesce non succede nulla, perché uno zombie non può né vivere né morire. Ma ti contagia. Ti avvelena e ti trasforma in un altro zombie.

Ma se prendi l’antidoto, se ritorni a essere un uomo o una donna, allora inizierai di nuovo a sentire il gusto di ciò che prendi dentro di te. Diventerai consapevole di ciò che ti nutre realmente e potrai lasciar andare il vecchio e far nascere il nuovo.

Se tagli via tutte le linee che non ti appartengono e rimani solo sulla tua, sarai connesso con la vita. Tutto avrà un sapore squisito e anche i pesi non peseranno più.

Sembra l’isola che non c’è ma esiste. È vicinissima, ci metti 5 minuti ad arrivare. Ma devi prendere l’unica linea che ti porta dentro e tagliare via quelle che in ogni modo cercando di portarti fuori di te, quelle che cercano di farti diventare altro da te.

Prima diventa te stesso. Solo allora potrai decidere se vuoi essere altro. Perché solo tu hai questo diritto e solo tuo è il dovere.

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