IL MONDO È COSTITUITO DALLE NOSTRE RELAZIONI

Tutti i tuoi problemi sono nelle tue relazioni: la tua relazione con gli altri, con le cose, con la natura, con le idee…

Fino a oggi hai tentato di far primeggiare te stesso in ogni relazione, convinto che solo la vittoria del conflitto ti avrebbe portato la felicità e la sicurezza che ricerchi costantemente.

Ma come può nascere felicità e sicurezza dal conflitto?

Il conflitto è nella tua mente. La mente ti separa continuamente dal resto e ti ci mette contro, in una relazione di superiorità.

La mente non è libera e non può esserlo perché può creare solo a partire da ciò che ha accumulato.

Qual è la natura della tua relazione con gli altri?

Solo nell’amore ci può essere relazione.

Dove c’è paura non c’è intelligenza, dove non c’è intelligenza non c’è libertà.

Quando hai paura puoi costruire solo un mondo mediocre e infelice. Finché hai paura non potrai mai essere creativo, non potrai mai creare il mondo che vuoi.

Ciò che fai lo fai perché hai paura del giudizio di chi ti sta intorno o perché lo ami?

Osservati fino a vedere la verità di chi sei ora. Osserva i limiti che oggi ti definiscono e definiscono la tua vita. È la verità che ti libera e non la ricerca di un modo per liberarti.

E se tutto questo fosse la tua più grande possibilità di lasciare andare un passato che non ti è mai realmente interessato per iniziare a costruire il futuro che intimamente hai sempre voluto?

La verità è vuota.

La capacità di cambiare la tua vita, di spostarti, dipende solo da quanto sei attaccato ai tuoi schemi, alle tue abitudini, cioè dalla ripetizione fedele di una struttura. Sei una struttura di abitudini, se osservi qual è la colonna portante, ti basta far cadere quella per veder venire giù tutta la personalità. Ti basta far cadere una piccola abitudine, che non richiede tanto sforzo, per vedere poi cadere tutte le altre.

Quando semplicemente si lascia all’interprete la possibilità di riportare qualsiasi novità a ciò che è già conosciuto, la vita smette di essere per far posto all’immaginazione.

Ma perché combattere quando puoi semplicemente spostarti? Quando puoi semplicemente dedicarti a quelle piccole cose insignificanti che, una volta lasciate andare, cambiano completamente tutto il quadro?

Osserva il fine delle tue abitudini, osserva dove ti portano. Una volta che l’hai visto, decidi se continuare oppure no.

C’è sempre una decisione da prendere, in ogni istante. La tua vita è come una scultura, ogni istante è lo scalpello che la modella togliendo materia. Quando avrai dato l’ultimo colpo di scalpello, che forma avrà? Tutta storta o un’opera d’arte?

La decisione è non fare. Il resto viene da sé, seguendo il principio di relatività e il principio di prossimità.

Non puoi essere chi vuoi rimanendo chi sei. E non puoi trasformare chi sei senza osservarti attentamente.

Passato: capitale o debito

Futuro: realizzazione o ansia da prestazione

Sei qui per sperimentare la vita o per ragionarci sopra?

Smettila di raccontarti in continuazione perché secondo te il mondo è fatto in un certo modo. Inizia piuttosto a indagare come mai per te non può essere in un altro.

Quando inizi a indagare le cose che rifiuti con convinzione invece di giustificare in continuazione le cose che con convinzione accetti, ecco che la tua visione esplode ricoprendoti di conoscenza.

Per liberarti devi liberare gli altri.

Un mondo per essere vero deve liberare energia.

Quando osservi l’universo hai una visione realistica della percezione, quando osservi l’ordine sociale e i tuoi rapporti con esso sei nell’illusione.

L’errore più grande è dare per scontata la realtà ordinaria e immaginare così le altre dimensioni della realtà come percezioni alterate.

La mente per conoscere deve identificarsi. Per conoscere devi identificarti in tutto rimanendo sempre distaccato.

La vita è un gioco, prendila seriamente.

Impariamo a pensare su tutto e poi educhiamo i nostri occhi a guardare nello stesso modo in cui pensiamo le cose che guardiamo.  Guardiamo noi stessi pensando già di essere importanti e perciò siamo convinti di sentirci tali! Ma poi, quando un uomo impara a vedere, comprende che non può più pensare alle cose che guarda e, se non lo può fare, tutto diventa irrilevante.

Se non stai pagando per il prodotto, significa che sei tu il prodotto.

Per cominciare a lavorare su te stesso verso il risveglio devi seguire le istruzioni di base per questo lavoro.

• formula propositi

• non esprimere emozioni spiacevoli e negative

• non identificarti

• mai considerare interiormente, ma esteriormente sempre

• non mentire

• riduci al minimo il parlare superfluo

• lavora contro l’immaginazione

• osserva te stesso

• impara a soffrire

• ricorda te stesso

• e soprattutto: verifica su te stesso ogni cosa!

Sei pronto a cominciare?

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