LA RICCHEZZA NON SI VINCE ALLA LOTTERIA

vincere alla lotteria

“Un fagiano viveva insieme a un toro. Un giorno, mentre il toro passeggiava, il fagiano vide in lontananza un albero che si slanciava verso il cielo.

Ah – sospirò – una volta anche io ero capace di arrivare a quelle altezze: senza problemi avrei raggiunto il ramo più alto in un batter d’ali.

Amico mio – disse il toro – non dolerti. Se vuoi posso aiutarti. Mangia ogni giorno un po’ delle mie feci e vedrai che in breve tempo sarai capace di arrivare fin lassù.

Ma come? – disse il fagiano – Come può essere che mangiando i tuoi stronzi io posso arrivare così in alto?

Tranquillo amico mio – rispose il toro – tutta l’umanità si regge sulle stronzate!

E così, giorno dopo giorno, il fagiano si nutriva di piccoli pezzetti di stronzo di toro e riusciva a volare un poco più in alto.

Volò fino al primo ramo, poi al secondo, al terzo e un giorno arrivò fin sul ramo più alto. Si poggiò sulla cima e, tutto impettito, si guardò intorno con sguardo fiero per il successo ottenuto.

In quel momento passava da quelle parti un cacciatore che lo vide lì, bello in posa. Prese la mira e in un sol colpo lo tirò giù!”

Morale: con le stronzate puoi arrivare anche in alto, ma inevitabilmente poi ricadi giù.

Non è con gli espedienti, con i trucchetti, con la furbizia, con l’inganno che puoi costruire la tua ricchezza. Se la tua ricchezza è dovuta a un colpo di fortuna, così come casualmente è arrivata andrà via. Sai che quasi tutte le persone che vincono grosse somme in un gioco di fortuna entro 5 anni tornano esattamente allo stesso livello di ricchezza da cui erano partite? Non è un caso. Se non hai costruito con le tue mani la tua ricchezza, significa che non hai imparato le regole del gioco necessarie a farlo. E se non conosci le regole del gioco, anche quando hai delle carte fantastiche in mano, finirai comunque per perdere.

SE VUOI IMPARARE A VINCERE DEVI PRIMA IMPARARE A NON PERDERE

Sicuramente hai imparato nella tua vita a giocare almeno a un gioco di carte. E, quando qualcuno ti ha insegnato questo gioco, la prima cosa che avete fatto è stata quella di giocare a carte scoperte. Tu potevi vedere le carte del tuo avversario. È un vantaggio enorme. Eppure hai perso. Hai perso perché non conoscevi le regole e, a ogni mano, avevi difficoltà a decidere cosa fare. Dovevi chiedere conferma e spesso facevi scelte sbagliate.

Poi hai iniziato a capire le regole e avete cominciato a giocare una partita vera, a carte coperte. E cosa è successo? Hai continuato a perdere! Sì, hai continuato a perdere perché ancora avevi solo una conoscenza molto basica e incerta delle regole. E quando la conoscenza è incerta c’è confusione. E nella confusione non puoi sviluppare una strategia.

Ma ogni volta perdevi con meno scarto. E finalmente è arrivato il giorno in cui hai combattuto punto a punto. E poi? Poi è successo! Hai vinto. E poi hai vinto ancora. Hai cominciato a vincere perché hai sviluppato una tua strategia di gioco. Cioè hai imparato a manipolare le regole a tuo vantaggio. Hai imparato a usare le regole per ottenere il risultato che tu vuoi!

PER IMPARARE A VINCERE DEVI IMPARARE A NON PERDERE. E PER IMPARARE A NON PERDERE DEVI AUMENTARE LA TUA COMPRENSIONE

Solo se aumenti la tua comprensione delle regole del gioco puoi migliorare partita dopo partita. E se vuoi aumentare la tua comprensione devi testare ciò che non conosci. È l’unico modo.

Definisci non da cosa vuoi ma da cosa puoi iniziare il tuo sviluppo.

Perché è fondamentale ricordarti questo? Perché quello che vuoi non si può realizzare se continui a seguire le regole che hai accettato fino a oggi.

Ciò che sei e ciò che hai oggi è il frutto delle regole che ti governano. Niente di più e niente di meno. Tutto ciò che fai è determinato da ciò che credi si può fare. E se le regole che hai appreso ti dicono che una cosa non si può fare, automaticamente per te è impossibile da fare.

UNA COSA È IMPOSSIBILE FINO A QUANDO NON ARRIVA QUALCUNO CHE NON LO SA E LA FA

Cit. Albert Einstein

Quindi, se vuoi ottenere un risultato nuovo, devi prima di tutto abbandonare le regole che oggi ti limitano per abbracciare regole più raffinate che ti danno un potenziale maggiore.

E la domanda che hai in questo momento dentro di te è: come faccio a rompere le regole che mi governano se io stesso sono governato da queste regole? Come posso fare a rompere le regole seguendo le stesse regole che voglio rompere? Tante volte ho provato a cambiare ma poi mi sono ritrovato sempre allo stesso punto!

La domanda. Come sempre, ciò che conta, è la domanda.

Primo livello di domanda: non esiste possibilità di domanda.

In questo livello esiste gran parte di ciò che ti circonda. Un animale non può fare domande, può solo ripetere in continuazione le regole speciali a cui è soggetto. E anche tu, quando sei nel sonno profondo, sei in questo livello: non puoi fare domande.

Secondo livello di domanda: esiste la possibilità di domanda ma non viene colta.

Quando ti alzi la mattina dal letto, entri in questo livello. Potresti farti domande ma non succede. Perché? Perché preferisci darti risposte.

Preferisci seguire le regole che hai sempre seguito e dirti: “lo so, so esattamente come funziona!” Perché questo ti rassicura. Ti illude di aver superato il problema. Ma ormai lo sai, così non hai mai superato il problema, lo hai sempre e solo rimandato. E puntualmente torna a farti visita.

E nel momento in cui ti dici che sai qualcosa, immediatamente sparisce la domanda. E cosa sparisce anche insieme alla domanda?

Sparisce il tuo futuro. Sparisce perché il tuo futuro diventa semplicemente un riciclo continuo delle regole che hai accumulato nel tuo passato. Diventa pura ripetizione. Diventa uguale al tuo passato e quindi non esiste più realmente.

“È una copia di una copia di una copia”

Ma se riesci a vedere questo. Se riesci a vedere che sono cambiate le situazioni, i nomi, le città, gli animali, che tutto è cambiato eppure niente è cambiato, allora significa che ogni tanto la domanda è sorta.

Quale domanda? La domanda! Chi sono? Dove sono? Perché lo faccio?

Questa è la domanda. E perché la domanda è fondamentale? Perché quando domandi significa che non sai. Significa che sei cosciente di non sapere.

Nei primi anni di vita tu non sapevi nulla e domandavi tutto. Ma poi è arrivato un giorno in cui ti sei fermato. Ti sei fermato perché davanti a ciò che non sai puoi fare solo 2 cose: puoi credere o puoi esplorare.

All’inizio eri vuoto e quindi, senza dubbio, potevi solo esplorare. Ma dopo un po’ ti sei iniziato a riempire. E quando inizi a riempirti puoi iniziare a credere in qualcosa. In cosa? In quello che hai accumulato dentro di te.

Se credi, ti senti sicuro. Ma stai credendo in qualcosa che non sai. È una tragedia. Stai credendo in delle regole che non sai assolutamente perché segui e dove ti portano.

Se invece provi a esplorare ciò che non sai, devi affrontare la confusione. Devi affrontare la confusione generata dal non tentare di aggrapparti a qualche regola rassicurante. Ma ci vuole coraggio per godersi la confusione che genera l’esplorazione dell’ignoto.

E così, presto, tutti finiscono per credere in qualcosa. E questo qualcosa in cui credi crea le regole che ti governano.

Perché quando credi in qualcosa, quando non hai verificato il reale funzionamento, l’unica cosa che stai facendo è darti una risposta rassicurante che ti dica sempre cosa fare, senza domande. E una risposta rassicurante cosa fa? Ti spegne.

Quando tu dici che una cosa la sai, smetti di essere attento. Vero o no? E se non sei attento non puoi vedere nulla. Vero o no?

Quando ti dai una risposta non verificata significa solo che ti illudi di credere di sapere qualcosa che non sai. E da qui inizia il conflitto, con te stesso e con tutti. Perché chiunque crede una cosa diversa è un nemico. È un nemico perché mette in crisi la tua credenza. E quindi puoi solo stare con il tuo gruppo di pari, cioè solo con chi condivide le tue credenze. Se non le condivide, deve morire.

E così sei imprigionato in queste regole, che ti bloccano in un ciclo infinito. Sei in prigione ma non ti ci ha messo nessuno. Sei tu che fai di tutto per tenerla in piedi, perché dietro queste mura ti senti sicuro. Ma sei murato vivo, lo vedi?!

Solo quando ti dici chiaramente che non sai puoi essere attento e osservare tutto. Puoi osservare le regole che ti governano, senza conflitto.

Hai mai avuto un conflitto per difendere qualcosa che non sapevi? No! Nessuno si batte per difendere qualcosa che non sa.

Se accetti di non sapere nulla, puoi verificare tutto. Non c’è ansia, non c’è angoscia, non c’è delusione nella verifica se hai accettato di non sapere. Se hai smesso di raccontarti che sei perfetto e quindi che ogni cosa che fai o pensi è perfetta.

Se accetti di non sapere nulla, puoi domandarti tutto. E se diventi una domanda, la tua attenzione sarà sempre al massimo.

E la tua attenzione automaticamente ti distacca dalle regole a cui sei attaccato oggi. Ti fa prendere una distanza e ti permette di vedere le regole per la loro limitatezza. E ti permette di rideterminare le regole da una prospettiva più ampia.

Ogni regola porta un risultato e, allo stesso tempo, è il limite oltre il quale non si può produrre nessun risultato differente da quello che porta.

Quando segui una regola, rinunci alle infinite possibilità che potresti ottenere seguendo altre regole.

Devi essere tu a usare le regole. Non devono essere le regole a usare te. Devi essere tu a sentire quali regole richiede il momento.

Aspiri a essere di più? Desideri crescere? Se ti identifichi con le regole che conosci, se ti identifichi con ciò che sai, non potrai mai cambiare se non in dosi minuscole, una goccia alla volta. Sei costipato, è come stare sul cesso ed essere stitici: un pezzettino per volta! È doloroso!

Aspiri a essere di più? Desideri crescere? Allora devi identificarti con la tua ignoranza. Se ti identifichi con ciò che non sai, se ti ricordi che tu non sai niente realmente, puoi essere tutto ciò che vuoi. E puoi esserlo tutto insieme, senza dover pagare le rate per 30 anni. Perché ciò che non sai è illimitato.

Ogni cosa che esiste è soggetta a delle regole. Il mondo è soggetto a delle regole. La vita è soggetta a delle regole. Tu sei soggetto a delle regole.

Lo sai? Te lo ricordi? No! Tu giochi a un gioco di cui non conosci le regole e ti lamenti di perdere sempre. Ma come puoi vincere?

Non conosci le regole? Allora osserva e comprendi quali sono le regole del gioco. Solo dopo che hai compreso questo puoi iniziare a divertirti a giocare.

LA CHIAVE È AUMENTARE LA COMPRENSIONE

E di quanto devi riuscire ad aumentare la tua comprensione in una settimana per poter poi cambiare la tua vita? Di 1000 volte? No! Di 100 volte? No! Di 10 volte? No! Del doppio? Neanche!

Se vuoi far nascere il frutto, non devi pensare al frutto ma solo a far star bene la pianta. Pensa a coltivare e, in men che non si dica, una terra arida diventerà fertile e rigogliosa.

Ti basta aumentare la tua capacità del 1% a settimana! Ti sembra impossibile? Non credo! Ti sembra un risultato insignificante? Sì, lo so. Ti sembra insignificante e quindi non credi sia un risultato importante. Credi sempre che un risultato importante si produce in un istante e così finisci per illuderti che, per cambiare la tua condizione, solo una bacchetta magica ti può aiutare. E, mentre sogni cosa farai quando avrai una bacchetta magica, la realtà è che sei totalmente bloccato nelle tue aspettative.

Ricordati: la goccia scava la roccia.

Se ogni settimana aumenti la tua capacità del 1%, tra un anno la tua capacità sarà praticamente raddoppiata. E tra 5 anni sarà quasi 15 volte quella di ora. E tra 10, 215 volte. E fra 20 anni sarà superiore di 50 mila volte quella attuale. È un semplice calcolo matematico.

Se impari ad aumentare il tuo reddito del 1% a settimana, i 1000€ che guadagni oggi al mese tra un anno saranno diventati 2000 al mese. Tra 5 anni saranno 15 mila al mese. Tra dieci anni 215 mila al mese e tra 20 anni 50 milioni al mese.

Molti di voi lavorano già da più di 10 anni. Alcuni da 5. Di quanto è cambiato il vostro reddito da quando avete iniziato?

Non farti le seghe mentali. Fatti domande reali e vedrai che le risposte sono sempre pronte per indicarti la direzione. E la direzione è quella di continuare a scivolare sempre più giù nella tana del Bianconiglio per vedere se esiste un fondo di verità.

“Scivola!”

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